

Autosabotaggio
Domanda...Come mai faccio cosi tanti piani che sulla carta sembrano perfettamente possibili e alla mia portata per poi ritrovarmi ad essere l'artefice del fallimento del piano che io stesso ho creato per stare meglio? Come mai su certe cose non riesco mai a migliorare, mi autoboicotto, mi sego le gambe o quantomeno metto i bastoni tra le ruote.
Che poi è forse questa la metafora perfetta che descrive quello che succede? quella della ruota ed il bastone intendo ... seguimi un attimo.
Ti sei messo d'impegno, ti sei preparato con tutto quello che serve, le protezioni pure te le sei messe just in case, la strada è tracciata, la meta pure. Sei pronto salti in sella, prendi un pò di velocità... va tutto secondo i piani e poi, prendi un fottuto bastone e te lo ficchi tra le ruote come quello del meme. Ma come ?!?!?!
Autosabotaggio che cosa è?
Come spesso accade, c'è la buona e la cattiva notizia... inziamo con la cattiva.
Ti faccio un esempio:
"Quando finalmente gli ero arrivato davanti, tutte le mie idee e le grandi strategie, frutto di settimane di pippe mentali infinite, finirono nel gabinetto immediatamente. Fui riportato immediatamente nella situazione di partenza… pronto per un altro ciclo di rammarico. Mi ero affezionato al rammarico e alla frustrazione."
Ecco cosa raccontavo al mio amico Francesco C. qualche giorno fà, con una lucidità che adesso a pensarci mi lascia veramente perplesso. Come se stessi parlando di qualcun altro che non fossi io.
Parlo di "lucidità" adesso che riesco a scrivere di tutto ciò, ma al tempo, nel momento della scelta, quando ti si presenta finalmente la possibilità di fare un cambio te la fai sotto, oppure semplicemente inventi una scusa più o meno complessa per rinunciare al cambiamento.
Ti metti i bastoni tra le ruote.
La cattiva notizia sull autosabotaggio è che non ce una formula magica per guarirne del tutto. Come in molte delle cose che vogliamo, serviranno degli sforzi.
"Oggi infatti vedi le cose con chiarezza, ma se non raffini il meccanismo che sta a protezione dei tuoi comportamenti autodistruttivi sei punto e accapo, magari in un turbine di incertezze che ti accompagnano per anni o addirittura per lunghe fasi della tua esistenza. Ma non vogliamo stare meglio e smettere di farci del male? Se sappiamo di volere un cambiamento perche ci diamo la zappa sui piedi da anni?"
La buona, anzi buonissima notiza ... quasi ve ne stavate dimenticando?
La buona notizia e che non stiamo parlando di qualcosa di irreparabile. Come molti dei nostri comportamenti che non ci fanno stare bene possiamo migliorali partendo da una auto-analisi di come siamo fatti.
Seguici allora in questo articolo, perchè abbiamo messo per te in fila una lettura veloce che ti servirà a mettere giù le basi per smetterla di autosabotarti, nel lavoro, negli affetti e nei tuoi progetti in generale.
Ti prometto che dopo questa lettura inizierai a vedere alcune cose da una prospettiva che non avevi ancora considerato e questo potrà essere l'inizio di un nuovo modo per approcciare i tuoi obiettivi di miglioramento.
Piccola premessa: Non skippare in basso, dai una letta veloce ai titoli dei paragrafi per poi dirti "ho capito dai piu o meno dove vuole arrivare e bla bla bla" . Vero che è pur sempre un articolo e non la pillola magica che risolve i problemi della tua vita, ma se decidi di abbandonare la lettura con sufficienza renditi conto che forse proprio in questo momento si sta consumando un atto di autosabotaggio.
Esci dalla tua zona di comfort e inziamo con il primo passo che ci servirà a creare una strategia di attacco contro uno dei peggiori nemici di te stesso... noi stessi !
Cosa è l' autosabotaggio e come riconoscere il suo aspetto
Come tutti i comportamenti che mettiamo in atto in una vastità di contesti e situazioni diverse l' autosabotaggio non è qualcosa di scientificamente riconosciuto come una condizione mentale definita.
Diciamo che è un modo di dire che indica una non-crescita o un non- cambiamento.
La definizione piu appropriata di autosabotaggio la prendiamo in prestito dall autrice Brianna Wiest :
"L' autosabotaggio è quando hai due desideri contrastanti. Uno è consapevole, l'altro è inconsapevole. Sai che vuoi far progredire la tua vita eppure, per qualche motivo, sei ancora bloccato."
Sai cosa fare per il tuo successo/miglioramento (la bici) eppure continuano a crearsi le condizioni che ostacolano il raggiungimento dei tuoi obiettivi (il bastone). Si crea un circolo vizioso, cadi e ricadi , la percezione di sè si sfalda, le aspettative irrealistiche diventano incubi, inizia a fare male questo auto sabotaggio.
Nel lungo termine la paura di fallire diventa cronica, fino ad avere paura di tentare qualsiasi cosa di nuovo. Ti vengono in mente queste sensazioni?
Un esempio banale. Sappiamo benissimo che fare attività fisica aerobica è qualcosa di buono per noi, sappiamo anche che può essere inizialmente faticoso ma che il risultato ripagherà dello sforzo.
Lo sappiamo e non ci sono nemmeno prove contrarie, o almeno non le abbiamo ancora create nel nostro momento di onestà intellettuale. Puntualmente un meeting schedulato male, un ritardo mattutino, un micrograffio all' alluce destro che potrebbe infettarsi ed è cosi che mio nonno perse un piede in guerra...e salta tutto. Salta tutto per 6 mesi! Ci siamo autosabotati.
Quando nella tua vita ci sono costantemente problemi, continui e insormontabili nonostante le soluzioni sembrano così semplici, così facili eppure così impossibili da rispettare, non si tratta di problemi che non riesci a risolvere ma invece di attaccamento, spesso inconscio, alla condizione problematica. Sei una specie di tossico dei problemi.
I tuoi problemi sono diventati familiari e parte integrante della tua personalità.
Superare i tuoi problemi potrebbe significare superare te stesso.. allora significherebbe che quello di prima, cioè lo stesso di adesso che non ha fatto nessun passo avanti, non vale una mazza? Per fare il famosissimo dispetto alla moglie .... mi taglio ogni speranza di godere di un mio risultato migliorativo futuro. Non è una scelta inconscia, nel momento sono pienamente convinto che è meglio lasciare stare. 0-0 palla al centro.
Ecco questo è l' autosabotaggio.
Il meccanismo dell' autosabotaggio messo in pratica ogni giorno
Abbiamo stabilito che autosabotarsi è quando decidiamo di ritornare sui nostri problemi invece che risolverli, anche quando abbiamo la soluzione a portata di mano. Una delle cose che dobbiamo prestare attenzione per iniziare ad invertire questa tendenza è riuscire a leggere alcuni dei nostri comportamenti, in apparenza negativi, sotto una veste che possiamo iniziare ad associare con qualcosa di positivo.
Dobbiamo iniziare a dubitare della nostra risposta iniziale agli eventi, essere immuni alle nostre stronzate, iniziare a guardarci con un attimo di distacco in alcuni momenti chiave.
Se siete qui è perchè avete capito che cè qualcosa che non va come dovrebbe, nessun problema non siete soli vi basta sbirciare tra i risultati delle ricerche sul livello di soddisfazione delle persone (ecco il link alla ricerca ISTAT 2021) ha stabilito che almeno la metà delle persone non sono soddisfatte della propria vita. Siamo tutti sabotatori di noi stessi, chi più chi meno.
Tutti noi facciamo cose che vanno contro i nostri migliori interessi, contro i nostri desideri più profondi e i nostri obiettivi più sinceri. Anche le persone più intelligenti ed esperte spesso si mettono automaticamente di traverso senza nemmeno saperlo.
Non sei l'unico a sabotarsi e sopratutto non deve essere una parte così importante della tua vita.
Fai questo quiz per capire cos fai per autosabotarti
Per migliorare bisogna instaurare nuovi pattern mentali ed iniziare a fare esercizio costante per riconoscere questi comportamenti che inevitabilmente ci porteranno a fare scelte sbagliate e appunto distruttive rispetto ai nostri piani.
Inizia a notare se utilizzi spesso alcuni dei comportamenti elencati nel quiz per auto-convincerti a lasciare stare e abbandonare i tuoi buoni propositi.
Sviluppare un intelligenza emotiva, prepararsi all attacco.
E' importante iniziare a sviluppare una buona intelligenza emotiva e iniziare ad imparare a leggere i modi inconsci in cui in un modo o in un altro ti distruggi.
L' autosabotaggio infatti spesso nasce da una mancanza di intelligenza emotiva e di comprensione interiore; queste capacità sono essenziali per navigare nella nostra mente e nel nostro corpo, ma rimangono alcune delle qualità più misteriose della nostra esistenza. Senza di esse possiamo rimanere bloccati senza un modo prevedibile di progredire.
Ora che conosci alcune delle cose che fai per ferirti e perpetuare l' autosabotaggio devi usare queste informazioni a tuo vantaggio. Come?
Ricordati che inconsciamente utilizzi sempre le stesse risposte emotive alle situazioni di cambio e miglioramento, studia bene il tuo comportamento, riconosci i modi in cui menti a te stessa ripetutamente e prova a cambiare questo comportamento. Una scelta alla volta, diversa da come solitamente scegli il tuo percorso.
Questi modelli di autosabotaggio si manifestano nella quotidianità sotto forma di trigger semplici, che possiamo notare facilmente, spesso emozioni comuni come la rabbia, la tristezza o la paura. Ma queste reazioni comuni non servono solo a mostrarci dove stiamo trattenendo un dolore irrisolto come spesso ci diciamo. In realtà, rivelano anche qualcosa di molto più importante: un modo per ritornare al punto di partenza, in un posto a volte misero e deprimente ma sicuramente familiare.
La prossima volta che vi sentite turbati o stressati, provate a pensare al perché di questa sensazione. Una volta identificata la fonte, cercate di capire se c'è qualcosa che potete fare per migliorare la vostra risposta emotiva rispetto a quello che vi sta accadendo.
Potreste rimanere sorpresi da quante volte la reazione che state avendo, le sensazioni e le emozioni sono architettate dall' autosabotatore che ce in voi e non da una reale necessità o una logicità della scelta. Quando svelate questo meccanismo potete rigirare la frittata.
Usiamo l'esperienza che abbiamo su come siamo fatti emotivamente come catalizzatore per iniziare un cambiamento di vita.
Affronta il sabotatore e abbandonalo per sempre.
Catalizzare e cambiare, significa riconoscere i comportamenti falliti del tuo passato e abbandonarli una volta per tutte.
Imparare a lasciar andare il passato richiede tempo e fatica.
Anche se vuoi lasciar perdere, non puoi costringerti a farlo con uno schiocco di dita. Ma credimi per quelli come noi poi arriva il momento e questo potrebbe essere il tuo momento.
In questo momento ti viene chiesto di lasciar andare il tuo vecchio io, le tue fisse, le tue relazioni fallite e il rimpianto che provi per tutti gli anni che hai passato a non dare a te stesso ciò di cui avevi bisogno per prosperare.
Imparare a lasciar andare i pensieri e i comportamenti distruttivi è una parte essenziale del superamento dell' autosabotaggio.
"Il giorno in cui decidi di cambiare la tua vita è il primo giorno in cui puoi davvero lasciare andare il passato, anche se significa darti il permesso di passare tutto il tempo a letto, fissando il soffitto e piangendo."
È il giorno in cui ti rendi conto che non puoi vivere la tua vita orbitando costantemente intorno a un vuoto che segna l'inizio del tuo lasciar andare. Inoltre, continuare a percorrere la stessa strada di prima non è più fattibile.
Quando finalmente ti rendi conto che è questo il momento in cui si fanno film, si scrivono libri e si ispirano canzoni, è allora che ti lasci andare.
È arrivato il momento in cui ti rendi conto che non potrai mai essere in pace tra le macerie dei tuoi vecchi comportamenti; ed è cosi che li abbandoni per guardare avanti con una nuova presa di coscienza. Puoi vivere una vita diversa da quella creata intorno alle vecchie scelte. La tua vita si potrà basare su nuove regole, le regole che sceglierai tu in base alla tua nuova capacità di vedere ciò che in passato ti ha solo danneggiato.
Tutto pronto per la nuova versione di te stessa, un ultima avvertenza.
I buddisti credono che la padronanza della propria mente sia la via per raggiungere l'illuminazione. Illuminazione che definiscono come felicità spontanea e genuina.Il concetto è semplice in teoria ma complicato in pratica. Ci purifichiamo esplorando la nostra comprensione della mente e addestrandola a comportarsi in un certo modo, come loro credono, al fine di sperimentare la natura essenziale di ciò che siamo, ovvero la gioia.
Se hai mai frequentato un corso di meditazione, saprai che il primo principio del controllo della mente è l'esatto opposto di quello che ti aspetteresti. Si tratta di lasciar andare. I buddisti praticano il non attaccamento, che consiste nel sedersi con calma, respirare con costanza e permettere ai pensieri di sorgere, formarsi e poi passare.
Il loro approccio prevede che il controllo della mente sia una questione di arrendersi ad essa, permettendole di comportarsi come vuole e controllando la propria reazione ad essa.
A questo punto sbagliano la maggior parte delle persone
In questo momento stiamo sorvolando territori nuovi, è normale sentirsi spaesati. La prima cosa che ti puo venire in mente è "sto facendo veramente bene? che succede poi?", la paura dell ignoto e del lasciare andare.
Eccolo lì, risorto dalle macerie un piccolo lapillo di incertezza, un idea che puo crescere e diventare un modo per autosabotarci. Ricorda che una cosa sono le parole ed un altra è la pratica di tutti i giorni. Questa è una questione di fede! il credere senza alcun dubbio che lavorare costantemente sul tuo miglioramento sia la strada giusta.
Riconosci il tuo passato e abbi fede nel tuo futuro. Un futuro libero da sabotatori autoimposti, pippe mentali e problemi irrisolti. Un futuro che possa essere appieno l'espressione della tua forza vitale.