

Stanchezza mentale
Sei un professionista o un impiegato, con riunioni quotidiane, call infinite, clienti da seguire, una montagna di e-mail a cui rispondere. Oppure, sei uno studente universitario, con esami da preparare, corsi da seguire, seminari, e, se sei proprio fortunato, sei anche un pendolare. Hai lo smartphone perennemente in mano, o il tablet, a volte ti senti una specie di automa, attivo dalla mattina alla sera, senza mai pause vere.
Sii sincero: a volte, anche quando ti svegli nella notte, pensi a cosa dirai al meeting del giorno dopo, o all’esame di lunedì (forse ripeti a mente addirittura qualche paragrafo!). Sei soddisfatto di te, tutto va bene: hai successo in quello che fai, sei una macchina da guerra, con un sacco di energie da spendere e le ore tutte occupate.
Poi, però, un giorno ti accorgi di essere stanco. E non parlo di una stanchezza come quella, sana, che provi dopo aver fatto un work-out in palestra, o dopo aver corso per 10 chilometri; mi riferisco, al contrario, a qualcosa di molto più subdolo e, per il tuo stile di vita frenetico, anche molto più preoccupante.
All’improvviso, ti trovi davanti allo schermo del PC, o davanti a un libro aperto, nel bel mezzo delle tue attività quotidiane e ti accorgi di non capire neanche una riga di quello che stai leggendo.
Non progredisci con il lavoro, che si accumula; studi sì e no la metà di quello che ti eri immaginato seguendo il tuo solito ritmo.
Una specie di nebbia mentale – sì, perché gli americani la chiamano proprio mental fog, e penso che sia un modo perfetto per rendere l’idea – ti avvolge e ti impedisce di fare qualsiasi cosa. Niente di strano, se questa difficoltà di concentrazione si presenta una sola volta, o molto occasionalmente: ma, quando la cosa si fa frequente, le cose si complicano, ed ecco che ci troviamo di fronte a un caso di stanchezza mentale vera e propria.
Se temi anche tu di soffrirne, in questo articolo ti parlerò dei sintomi, delle cause, e soprattutto dei rimedi che ti aiuteranno a contrastarla e a tornare quello di prima, magari migliorando, sotto alcuni aspetti, il tuo stile di vita.
Cos'è la stanchezza mentale e quali sono i sintomi
I sintomi della stanchezza mentale sono numerosi e decisamente aspecifici, spesso in comune con mille altre patologie, più o meno serie. In generale, però, potresti sospettare di avere una carenza di energia mentale se spesso avverti mal di testa, dolori muscolari non associati a sforzi fisici, accelerazione ingiustificata del battito cardiaco; se, proprio tu che prima eri sempre sul pezzo, ora hai problemi di memoria, fai fatica a seguire un discorso e a fare un ragionamento.
Ti arrabbi spesso o se quel collega, che solitamente riesci a sopportare, ha iniziato a irritarti in maniera intollerabile; se i tuoi livelli di ansia e stress sono aumentati senza che ci sia stato un motivo effettivo;
se hai meno fame del solito o, al contrario, se soffri di fame nervosa e quindi mangi di più, se hai problemi gastrointestinali come nausea, crampi addominali o diarrea; se soffri di disturbi del sonno e di insonnia, se fai fatica ad addormentarti la sera o ti svegli nel cuore della notte e resti sveglio anche per ore a rigirarti nel letto.
Le cause della stanchezza mentale
Ma quali sono le cause della stanchezza mentale? La stanchezza mentale può avere origini piuttosto banali, ad esempio presentarsi nei cambi di stagione, e in questi casi sarà sufficiente un po’ di riposo, o assumere vitamine del gruppo B per riacquisire presto le energie necessarie e per ripartire. Spesso, però, il quadro è un po’ più complicato di così, e le cause possono essere davvero varie.
A volte, la stanchezza fisica e mentale ha una base emotiva, una grande preoccupazione, un cambiamento, magari inaspettato, che hai dovuto affrontare, la fine di un amore, una malattia, un lutto.
Esistono poi molte pessime abitudini che possono impattare sul nostro stato di benessere, vediamo le più comuni:
- Dormire poco può essere di certo una delle cause più comuni di stanchezza mentale. Scordati gli stakanovisti che si vantano di dormire quattro ore a notte e poi di essere perfettamente performanti, mentono: gli adulti hanno bisogno di dormire almeno sette ore per notte; in caso contrario, ne risponderà il funzionamento del sistema nervoso, che avrà problemi a gestire i nostri ritmi circadiani, vale a dire il nostro ritmo sonno-veglia;
- Sottoporti a stress eccessivo. Fermati a pensare: quanto stai pretendendo da te stesso in questo periodo? Oppure, che cosa ti chiedono gli altri, al lavoro o in famiglia? E da quanto tempo?
Ricorda: il nostro organismo è esattamente come una macchina, che si sovraccarica per il troppo lavoro o per le cattive condizioni e, a un certo punto, smette di funzionare. Quindi, lo stress, a lungo andare, può senza ombra di dubbio portare a provare una sorta di esaurimento;
- Vivere nel disordine: non intendo il banale disordine che può esserci in una casa (per quanto anche quest’ultimo faccia parte del pacchetto). Parlo, piuttosto, di una vita completamente disorganizzata, dell’assoluta mancanza di pianificazione.
Non sono certo fan di quelli che organizzano tutto al millimetro, che mettono in agenda qualsiasi minimo impegno (anche questo può causare non pochi problemi, a livello di stanchezza mentale), ma il disordine totale porta con sé lo svantaggio di aumentare l’ansia.
Legata al disordine, c’è anche l’abitudine alla procrastinazione, cioè la tendenza a posticipare i doveri, a rimandare quello che ci risulta spiacevole al lavoro o nello studio:
niente di più sbagliato, perché l’impegno che non portiamo a termine ci resta in testa come un tarlo, e il nostro cervello spesso può percepire questo pensiero come ancora più sgradevole del compito in sé;
- Seguire un’alimentazione scorretta: facciamo subito chiarezza, non sono un sovrappeso lieve o medio o qualche peccato di gola a favorire la stanchezza mentale. Ma se saltiamo abitualmente i pasti per abbuffarci in quelli successivi, se ci strafoghiamo di junk food o se eccediamo negli aperitivi e con gli alcolici, se esageriamo con le fritture, la digestione e soprattutto il fegato non ci aiuteranno a mantenere la concentrazione. Non si tratta di essere salutisti, ma semplicemente moderati, scelta sempre vincente;
- Avere una vita sedentaria: anche in questo caso, non è necessario diventare degli sportivi o andare in palestra ogni giorno per stare bene, ma di certo non prevedere alcun tipo di attività fisica, nemmeno qualche passeggiata, non aiuta ad avere la giusta energia.
Come migliorare la concentrazione
Ora che abbiamo un quadro più chiaro della situazione, passiamo alla buona notizia: combattere la stanchezza mentale è possibile, come è possibile ripristinare le proprie funzioni cognitive lavorando sul proprio stile di vita con qualche accorgimento che migliorerà il benessere. Vediamo dunque come migliorare la concentrazione:
- Concentrati sulla respirazione: un quarto d’ora al giorno di respiri profondi, svolti in perfetta concentrazione, saranno sufficienti per permetterti di centrarti e ritrovare l’energia che temevi di avere perso; scegli un momento della giornata in cui puoi ritagliarti qualche minuto, preferibilmente in silenzio, senza distrazioni, inspira ed espira, semplicemente, e vedrai presto i miglioramenti
- Segui un corso (anche online) di meditazione guidata; la meditazione ha un effetto strepitoso, quando si tratta di ricalibrare i ritmi sonno-veglia ed eliminare lo stress;
- Fai attività fisica almeno 3 volte alla settimana: sessioni di 30 minuti sono più che sufficienti per permettere all’organismo di rilasciare endorfine, detti anche ormoni del benessere; se proprio detesti la palestra, molla l’automobile e i mezzi e, appena puoi, vai a piedi;
- Bevi molta acqua, perché l’idratazione è la prima nemica della stanchezza;
- Concentrati sul migliorare il tuo sonno, il che significa prevedere sempre almeno sette ore di sonno ogni notte. Per fare questo, vai a letto sempre alla stessa ora, anche nel week-end, e rendi la tua routine serale e la tua camera più adatte al sonno: smetti di usare lo smartphone almeno un’ora prima di andare a letto, evita pasti troppo abbondanti che rallentino la digestione, non bere caffè almeno dopo le 14;
la tua stanza deve essere calda ma non troppo, non illuminata, preferibilmente non deve esserci spazio per dispositivi elettronici (neanche lo smartphone sul comodino!)
Rimedi naturali per combattere la stanchezza mentale
Esistono diversi rimedi naturali perfetti per contrastare la stanchezza mentale. Ad esempio, un grande aiuto ci viene dalle erbe e dalle radici:
- Ginseng, da assumere come decotto, come caffè, ma anche in compresse e tavolette;
- Menta, che può essere utilizzata in una tisana;
- Rosmarino, con cui si può preparare un decotto con foglie da lasciare in infusione una decina di minuti;
- Rosa canina, ricchissima di vitamina C;
- Zenzero, con cui puoi preparare una bevanda: metti in infusione un paio di radici per 5 minuti e poi aggiungere limone e miele a piacere.
Di questi prodotti naturali, alcuni (menta, rosmarino e rosa canina) possono essere usati anche sottoforma di oli essenziali, fenomenali per contrastare la stanchezza mentale: utilizzane poche gocce in un brucia-essenze, preferibilmente in camera da letto o dove solitamente lavori. Oppure, mischiane sempre pochissime gocce, nell’olio idratante che utilizzi, o scioglile in un bagno rilassante.
In alternativa, puoi scegliere anche di utilizzare integratori alimentari, vitamine B2, B5, B6, B12, PP, che contribuiscono a normalizzare il metabolismo e, di conseguenza, a contrastare la stanchezza.

Alimentazione e stanchezza mentale
Anche l’alimentazione ha senz’altro il suo peso. Oltre a evitare fritture e cibi troppo elaborati, preferisci piccoli pasti frequenti, che saranno ottimi alleati per la tua energia. Non trascurare la qualità di quello che metti a tavola: limita zuccheri e i carboidrati raffinati, e sostituiscili con cereali integrali, sempre in porzioni moderate. Molte volte, la stanchezza è dovuta a uno stato di infiammazione causato da intolleranze o da ipersensibilità: in generale, da tenere sotto controllo sono tutti gli alimenti che contengono glutine, lattosio, lieviti.
Per tutti, vale la regola di non esagerare con la caffeina, se non proprio di abolirla del tutto. Lo so che tutti noi, stanchi cronici, tendiamo a passare molto tempo alla macchinetta del caffè e al bancone del bar, ma paradossalmente la caffeina, oltre a una tazzina o due al giorno, peggiora la stanchezza mentale, esattamente il contrario della sensazione che dà subito dopo l’assunzione.
Assieme alla caffeina, è buona norma limitare l’alcool e tutte le sostanze in qualche modo eccitanti, sigarette comprese, che peggiorano la qualità del sonno e abbassano il nostro benessere generale, oltre a provocare ben altri danni, specialmente a lungo termine.
Attività che aiutano a combattere la stanchezza mentale
Fra le migliori attività per vincere la stanchezza mentale, un posto particolare ha lo yoga, con alcune posizioni (asana) che ti permettono, in poco tempo, di rilassarti e di stare meglio. Le posizioni più consigliate contro la stanchezza sono senz’altro i piegamenti all’indietro, che garantiscono una vera e propria sferzata di energia, e le posizioni di rilassamento, fra le quali probabilmente la più famosa è Savasana, la posizione del cadavere.
Potresti, in alternativa, provare il tai-chi, forma di meditazione cinese caratterizzata da movimenti rilassanti, morbidi e lenti, che studi scientifici hanno dimostrato migliorare il benessere generale e anche la salute mentale dei praticanti.
Ora sai di cosa hai bisogno per combattere la stanchezza fisica. Un ultimo consiglio: per vincerla e ritrovare l’energia, molto dipende anche dalle tue scelte di vita: è vero, viviamo in un mondo frenetico, iper-stressante e iper-connesso, spesso vengono pretese prestazioni al di là delle nostre possibilità, ma decidi di dedicare del tempo anche a te stesso, di programmare vere e proprie sessioni di relax facendo quello che ti piace fare. Solo così riuscirai a integrare impegni, successo e benessere psicofisico duraturo.